Un uso corretto degli infissi e delle piccole accortezze garantiranno la giusta temperatura
Utilizzando correttamente gli infissi è possibile godere sempre della giusta temperatura, evitare che nei locali ci sia aria non buona o sorgano problemi d’umidità e muffa. Piccoli accorgimenti quotidiani, alcuni certamente già noti, riusciranno a massimizzare l’acquisto dei nuovi infissi.
Il benessere all’interno degli edifici è determinato anche dalla qualità dell’aria che viene respirata.
La presenza di persone, animali e piante, all’interno dei locali, determina l’aumento dell’anidride carbonica, del vapore acqueo e della polvere; nel contempo diminuisce la concertazione di ossigeno. Si genera così la cosiddetta aria viziata.
Quando l’aria è viziata si può avvertire senso di stanchezza, riduzione della concentrazione o altri piccoli disturbi. Per ripristinare il giusto equilibrio è necessario favorire il ricambio d’aria e l’apporto di ossigeno dall’esterno, persino nelle città inquinate.
L’uso di spray o incensi per il ricambio d’aria è inutile, anzi non fa altro che aggiungere sostanze chimiche nell’aria degli spazi chiusi, favorendo la possibilità di sviluppare allergie; di fatto il loro uso aumenta l’inquinamento.
La giusta aerazione cambia a seconda delle stagioni.
L’aerazione estiva: Nella stagione calda è opportuno aprire le finestre al mattino presto e dopo il tramonto, quando l’aria è più fresca. Questa operazione consentirà oltre il ricambio dell’aria anche il raffrescamento della casa in modo gratuito.
L’aerazione invernale: Nella stagione fredda c’è una notevole differenza tra la temperatura interna ed esterna, ragion per cui bastano pochi minuti per rigenerare completamente l’aria. In inverno è necessario arieggiare brevemente, aprendo le finestre 2 o 3 volte al massimo.
Aprire le finestre, più spesso di quanto consigliato, determina certamente uno spreco pari al 25% circa dell’energia richiesta per il riscaldamento e facilita la formazione di condensa.
Nella tabella indichiamo i tempi necessari per il completo ricambio d’aria per un ambiente di 12 metri quadri, distinti per tipologia e modalità d’apertura.
Prevenire l’umidità, la condensazione e la muffa
L’aria contiene acqua sotto forma di vapore. La percentuale di vapore acqueo contenuta nell’aria è chiamata umidità relativa (UR) o grado d’umidità.
Quando l’UR raggiunge il 100% l’aria è detta satura. Minore è la temperatura dell’aria, minore è la quantità d’acqua che può contenere.
La condensazione è la trasformazione in acqua di una parte del vapore contenuto nell’aria satura. Raffreddandosi, l’aria espelle il vapore che, a contatto con una superficie più fredda, come vetri o pareti soprattutto in inverno, si condensa trasformandosi in gocce d’acqua.
Questo fenomeno è causa di numerosi danni, quali lo sviluppo di muffe e funghi, con conseguente annerimento delle pareti, ossidazione di parti metalliche, deterioramento dei mobili e degli infissi in legno.
Non è solo una questione estetica: le spore fungine, infatti, possono nuocere alla salute, causando allergie e malattie alle vie respiratorie.
Per contrastare la formazione di condensa è necessario procedere a una buona aerazione dell’ambiente come abbiamo indicato; inoltre è utile sapere che l’umidità relativa dovrebbe mantenersi preferibilmente tra il 45% e il 55% e la temperatura non dovrebbe superare i 20°C.